Poiché, siamo onesti, Airbnb ruba una grande fetta di mercato dagli hotel, gli albergatori tendono a vedere il sito come un grande e grosso lupo cattivo che gli rovina gli affari. In realtà, prestando attenzione, gli hotel potrebbero imparare molto da Airbnb. Ecco 5 esempi.
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Vendere esperienze, non il semplice vitto
A prescindere dal tipo di ospite, quello che una persona cerca quando va in vacanza è di vivere un’esperienza unica e indimenticabile. Airbnb offre i mezzi per raggiungere proprio questo scopo. Tanto più che Airbnb ha rilevato Trip4real, sito da cui è possibile prenotare attrazioni e varie, per un’esperienza sempre migliore per l’ospite. È proprio questo un trucco che gli hotel dovrebbero imparare: lavorare con siti che offrono guide turistiche o consigli per il viaggio.
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Farli sentire a casa
È chiaro che soggiornare in una casa che ha tutto l’aspetto della propria permette agli ospiti di sentirsi maggiormente a proprio agio, mentre in hotel spesso ci si sente comunque condizionati dall’ambiente. Un modo per far sentire a casa gli ospiti è offrire aree in cui possano rilassarsi in hotel, regalare ciabatte che possano portarsi a casa come souvenir (ciabatte originali, non quelle standard degli alberghi), organizzare aperitivi gratuiti, offrire una piccola biblioteca per gli appassionati della lettura, servizio lavanderia e parcheggio gratuiti, almeno entro certi limiti. Naturalmente conviene puntualizzare tutto ciò sul sito.
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Tecnologia sì, ma anche interazione umana
Lasciare che le prenotazioni siano automatiche va benissimo, ma se c’è una battaglia che gli hotel perdono contro Airbnb, è quella che riguarda le interazioni umane. Un utente Airbnb entra in contatto anche personale con l’host, in albergo spesso ci si sente come pedine spostate qua e là. Una chiacchierata con gli ospiti non fa mai male.
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Originalità e design
Al di là delle polemiche, Airbnb in realtà è aperto agli hotel, questo per offrire più opzioni agli utenti. Quello che distingue un hotel da una casa vacanze in questi casi è l’originalità del servizio, accompagnata da un design altrettanto unico. Molto importanti sono anche le aree comuni, sia per il relax, che per interagire con la gente del posto.
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Turismo sostenibile
L’Italia è un paese che potrebbe facilmente vivere solo di turismo, lo sappiamo, tuttavia, spesso questo causa non pochi problemi ai residenti: prendiamo ad esempio Venezia, che fino a qualche tempo fa ha dovuto mettere un tetto al numero di turisti, in quanto causavano un enorme disturbo alla popolazione locale e un conseguente peggioramento delle condizioni del luogo. I turisti stessi, comunque, si trovano in difficoltà in posti troppo affollati. È per questo che in questo caso Airbnb vince contro gli hotel, in quanto ha nel suo database proprietà anche fuori dai centri affollati, in posti più tranquilli ma sempre sicuri.
La risposta degli hotel in questo caso può essere o posizionarsi in un luogo strategico, in cui i turisti possano sentirsi parte della città, come i residenti, oppure offrire servizi che aiutino a sostenere le difficoltà che si vivono in centro città. Una parternship coi ristoranti e locali vicini non guasterebbe.