Nel 2015 Airbnb ha lanciato il programma Business Travel Ready, al fine di attirare quella clientela che viaggia per lavoro, ovvero quella categoria che solitamente sceglie un albergo. Pare abbia un discreto successo: stando agli ultimi dati, almeno il 15% delle prenotazioni fatte su Airbnb predilige lo status Business Travel Ready. Naturalmente questo tipo di programma si adatta meglio agli host delle grandi città, che vanno maggiormente a competere con gli hotel. Ma Business Travel Ready serve davvero?

Business Travel Ready su Airbnb: i requisiti per l’ammissione

La differenza tra una persona che viaggia per svago e una che viaggia per lavoro è cristallina: mentre la prima categoria starà sì attenta ai comfort, ma saprà adattarsi, l’altra avrà invece bisogno di maggiori comodità, nello specifico quelle, diciamo, tecnologiche: insomma, deve poter ricreare il proprio ufficio in camera. Gli alberghi, principalmente quelli dalle 4 stelle in su, sono attrezzati per questo, ed è la ragione per cui le aziende li scelgono per far alloggiare i propri dipendenti quando questi vanno in trasferta. Si tratta di una fetta di mercato particolarmente grossa, anche perché coloro che viaggiano per lavoro lo fanno tutto l’anno, mentre i turisti sono in determinati periodi … essere Business Travel Ready significa dunque aprirsi a un tipo di clientela più pragmatica, e che volentieri paga di più per avere le sue comodità.

Ma quali sono i requisiti per aderire al programma Business Travel Ready su Airbnb?

  1. Ampi spazi. Difficilmente una persona che viaggia per lavoro avrà la pazienza di condividere un appartamento con altra gente, dunque uno dei requisiti per essere ammessi a Business Travel Ready è offrire un alloggio che sia usufruibile nella sua interezza, a prescindere da che sia una casa o un appartamento, l’ospite deve poter avere a disposizione tutti gli spazi. Inoltre bisogna avere spazio per i fumatori e possibilmente evitare di ammettere animali.
  2. Recensioni positive. Naturalmente, su una piattaforma come Airbnb, non si può prescindere dalle recensioni: l’host che voglia aderire al programma Business Travel Ready e competere al meglio con gli hotel deve averne almeno tre, e con una media di 5 stelle per quanto riguarda pulizia e disponibilità.
  3. Comodità. Dicevamo che la clientela Business Travel Ready è una clientela pragmatica, che necessita di tutti i comfort. Per aderire a Business Travel Ready devi offrire spazi comodi dove l’ospite possa lavorare al computer; wi-fi, oramai imprescindibile; self-check-in; e poi asciugacapelli, corredo per il bagno, appendiabiti, ferro da stiro e via dicendo … chi viaggia per lavoro di solito resta solo un paio di giorni, certo non può portarsi dietro il mondo, dunque dovrai essere tu a provvedere alle comodità che l’ospite ha lasciato a casa.
  4. Cancellazioni. Nell’anno corrente non deve esserci stata nessuna cancellazione della prenotazione una settimana prima del soggiorno.

Business Travel Ready su Airbnb: quali sono gli effettivi vantaggi del programma?

I requisiti che abbiamo visto per Business Travel Ready non sono impossibili da raggiungere, ma certo non si ottengono neppure gratuitamente. Quindi cosa ci guadagna un host a entrare nel programma di Airbnb?

Beh, tanto per cominciare, c’è una nuova fonte per quanto riguarda le entrate: la differenza fondamentale tra hotel e home-sharing sta nel fatto che il secondo attira perlopiù vacanzieri, mentre gli hotel per definizione attraggono una clientela che viaggia in senso opposto: aderire al programma Business Travel Ready di Airbnb significa aprirsi a questa più ampia fetta di mercato e, vien da sé, aumentare i guadagni. È chiaro che, a un allargamento del pubblico raggiungibile corrisponde, in percentuale, un aumento delle prenotazioni, dunque gli host ottengono maggiori guadagni. Tanto più che chi viaggia per lavoro lo fa in settimana, quando il numero di prenotazioni è più basso rispetto al weekend.

In effetti, secondo i dati raccolti da airdna.co, ottenere un’inserzione Business Travel Ready può far guadagnare il 5% (fino all’8% nel caso delle città principali) in più.

Aderire al programma è inoltre molto semplice e, considerato che Airbnb ha avviato da poco una collaborazione con i principali intermediari bancari che usano le aziende, pensare in grande viene davvero facile.