Hai mai pensato a quanto sei in balia di Booking, AirBnb e compagnia bella? Le OTA erodono i tuoi guadagni e quasi mai si schierano dalla tua parte.
Non solo! Pensa se domani alzassero ancora di più i prezzi. O decidessero di limitarti la visibilità per favorire chi sponsorizza i suoi annunci. Non potresti fare altro che abbassare la testa e adeguarti In alternativa puoi abbandonare le OTA e cercare gli ospiti per conto tuo.
Mmm, ne saresti in grado? Forse sì, magari stai già sfruttando gli annunci sponsorizzati sui social network o altri metodi di disintermediazione. In questo caso stai anche investendo parecchio tempo e denaro. Non so se alla fine della fiera riesci a spendere meno delle commissioni che paghi a Booking & Co.
La verità è che, per quanto le OTA possano farti arrabbiare, tu non puoi farne a meno. Si rendono visibili online e mostrano la tua struttura a milioni di turisti in tutto il mondo.
Allo stesso tempo, hai bisogno di altri canali per ricevere prenotazioni quando le OTA danno più fastidi del solito. Idealmente dovresti avere:
- annunci su più OTA
- un sito internet della tua struttura ricettiva (Con WebSite Builder è gratuito)
- un profilo su Google My Business (è gratuito)
- un profilo su Facebook e Instagram
- l’elenco con i contatti di tutti i tuoi clienti passati
- un sistema di referral (cioè di passaparola)
In pratica devi differenziare le tue fonti di prenotazione, un po’ come si fa nel mercato degli investimenti.
Quando le cose vanno bene, hai più canali che ti portano introiti. Quando le cose vanno male, riesci lo stesso a rimanere in piedi perché un canale sopperisce alle mancanze di un altro.
Lorenzo Savasta | Consulente Marketing Turistico
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